CarlaCappielloSono l'Ing. Carla Cappiello. Mi sono laureata in  Ingegneria Civile presso l'università “La Sapienza” di Roma alla metà degli anni '80 e lavoro da anni come libero professionista. Attualmente ricopro il ruolo di Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, il più grande Ordine d' Italia e d’Europa con i suoi circa 23 mila iscritti.

Ho scelto di studiare ingegneria civile, perché rispecchia la mia indole. Ingegneria significa non fermarsi davanti a un problema, analizzarlo fin quando non si trova una soluzione. Io sono così di carattere: non mi fermo davanti alle difficoltà. Ingegneria per me significa conoscenza. Sin da bambina volevo trovare il perché delle cose, volevo studiare i meccanismi degli oggetti, volevo attribuire a ogni azione una causa. Ad esempio, volevo comprendere il funzionamento di una macchinetta del caffè... Ho avuto anche un papà ingegnere, che mi ha trasmesso la passione per la professione e che mi ha insegnato che non bisogna mai perdere la curiosità. Questo elemento, infatti, ci permette di essere sempre attivi e pronti a “nuove scoperte”.

La mia esperienza universitaria è stata molto bella e gratificante. La parola d'ordine che l'ha caratterizzata è stata: “perseveranza”. Sì, perché per studiare ingegneria ne è necessaria tanta, per non abbattersi davanti agli esami più complessi. Ogni esame terminato l'ho considerato come un traguardo verso la laurea. Certamente ci sono stati dei momenti di “sconforto” e di difficoltà, ma, come già accennato, non sono una persona che si abbatte facilmente. Tanto devo ai professori del mio percorso, perché grazie a loro ho potuto formarmi e avere una preparazione valida, solida e duratura nel tempo. Sono stata molto fortunata anche perché ho incontrato, durante gli anni di studio, degli ottimi “colleghi”, che si sono trasformati in Amici che tutt'ora sento e, quando posso, frequento. Inoltre, ho sempre un bel ricordo della struttura universitaria, delle sue aule spaziose e del suo bellissimo chiostro. Oggi, quando ritorno in Università per partecipare a dei congressi, spesso mi fermo a osservare i nuovi studenti. Li guardo con un sorriso, che mi riporta alla loro età e per un attimo rivivo la mia esperienza. Vorrei augurare a tutti loro di vivere sempre l'ingegneria con tanta passione. 

Il mio percorso professionale è molto vario e pertanto sono state e sono tante le competenze richieste. Sicuramente ciò che ho appreso all'Università è stata la base per poter avviare la mia carriera. In particolare, mi occupo di appalti di opere civili, estimo, impianti e collaudi. Lungo tutto il mio percorso professionale ho ricoperto e continuo a ricoprire numerosi incarichi istituzionali. Da marzo 2013 sono Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma. Sono stata componente del Consiglio Direttivo della Scuola Superiore di Formazione Professionale per l'Ingegneria. Sono stata membro del gruppo di lavoro per “l’Ingegneria Forense” istituito dal CNI- Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Sono componente di: Commissione Prefettizia di Vigilanza dei Locali di Pubblico Spettacolo; Tribunale delle Acque presso la Corte di Appello di Roma. E sono stata Contrattista Tecnico dell’ufficio del Commissario Delegato al “Piano Carceri”. Sono stata membro di numerose commissioni di gara, così come ho presieduto più volte dei Collegi Arbitrali chiamati a decidere in materia di appalti. Ho svolto numerosi collaudi tecnici amministrativi per nuovi stabilimenti industriali e per ristrutturazione di complessi già esistenti. Espleto perizie come CTU e CTP per il Tribunale Civile e Penale di Roma – sez. civile, sez. fallimentare – e per la Corte di Appello di Roma.

Come già esplicitato sono tanti gli ambiti in cui svolgo la professione. Sicuramente molta attenzione ed impegno sono richieste dal ruolo di Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma: 23 mila iscritti sono tanti da “gestire”. Ogni iscritto all'Ordine, infatti, ha esigenze differenti e problematiche diverse a cui dare risposta. Ho imparato, che oltre le competenze tecniche, formatesi attraverso il percorso universitario e tramite le esperienze sul campo, per un ingegnere sono importanti le doti umane come l'ascolto e la capacità di comprensione, elementi che permettono di vivere al meglio le relazioni umane, entrando realmente in contatto con chi abbiamo di fronte. L'ingegnere moderno deve, quindi, avere competenze tecniche e doti umane, perché come già detto ingegneria significa non fermarsi davanti a un problema, analizzarlo fin quando non si trova una soluzione. Ingegneria è progettare e costruire un ponte verso il futuro.

Sin da bambina volevo trovare il perché delle cose, volevo studiare i meccanismi degli oggetti, volevo attribuire a ogni azione una causa.

10/07/2020 - 11:40