ValeriaMarinielloMi chiamo Valeria Mariniello, sono nata il 10/09/1984. Dopo la maturità scientifica, ho scelto di iscrivermi ad Ingegneria.
Inizialmente non sapevo quale ramo frequentare. Volevo frequentare un settore che mi desse un’alta prospettiva di lavoro, e sotto consiglio di alcuni parenti mi iscrissi ad Ingegneria Gestionale. 
Scelsi tra i due rami esistenti “progetti e infrastrutture” e “logistica”, il ramo civile (progetti e infrastrutture) in quanto ho sempre pensato che un vero ingegnere, per essere tale, deve saper progettare.
Dopo la laurea triennale ho così continuato nel ramo civile iscrivendomi a Ingegneria dei sistemi idraulici e di trasporto anche perché, nel corso della triennale mi ero appassionata al ramo idraulico.
Durante gli anni di università ero solita trascorrere le mie giornate in facoltà, dopo i corsi mi piaceva restare a studiare lì in modo tale che, nel caso avessi avuto bisogno di chiarimenti su qualche argomento, avrei potuto più facilmente chiedere delucidazioni ai relativi professori.
Devo ammettere che rispetto agli anni della triennale, è durante la specialistica che sono cresciuta di più e maturata, ma questo anche grazie all’aiuto dei professori che ho sentito sicuramente più presenti rispetto ai primi tre anni.

La principale aspettativa che sicuramente si ha quando ci si scrive all’università è lavorativa.
Io mi ponevo sempre la domanda: Troverò subito lavoro dopo la laurea?
E questa cosa mi faceva vivere in uno stato di ansia. La paura, dopo la laurea, di non riuscire a trovare un lavoro gratificante o che mi facesse mettere in pratica le materie studiate, era tanta. Ma tanta era anche la paura di dover abbandonare la mia città.
Per fortuna, dopo nemmeno una settimana dal conseguimento della laurea specialistica, ho trovato lavoro nell’azienda in cui ad oggi rivesto il ruolo di Ingegnere Progettista.
Una piccola società che mi ha sempre permesso di mettere in atto tutto quanto studiato nel corso degli anni universitari. Ammetto anche che, ovviamente l’Università pone solo le basi per l’apprendimento di competenze, che tuttavia vanno ampliate ed aggiornate costantemente, soprattutto attraverso l’esperienza.
Ed è proprio l’esperienza che manca quando inizi a lavorare.
Quando inizi a lavorare ti trovi a dover mettere in pratica tutte le conoscenze che hai acquisito sui libri, all’inizio può sembrare difficile ma se si ha la buona volontà vi assicuro che mettere in atto tutto quello che si è appreso nel corso degli anni universitari regala grandi soddisfazioni.
Attualmente mi occupo della progettazione di impianti di distribuzione carburanti liquidi e gassosi e della prevenzione incendi.
Quando ho iniziato non sapevo nemmeno dell’esistenza della prevenzione incendi perché il mio ramo universitario non prevedeva nulla a riguardo, però nella prevenzione incendi c’è molta idraulica argomento che, per fortuna, ho ampiamente trattato nel corso della specialistica, e anche nel mio lungo anno di preparazione alla tesi. Dopo la laurea quindi, per approfondire il settore richiesto dalla società che mi aveva assunto, mi sono iscritta al corso di Specializzazione in Prevenzione incendi di 120 ore e oggi, oltre ad essere abilitata come ingegnere sono anche iscritta all’albo del Ministero dell’Interno come professionista antincendio.
Se la progettazione antincendio riguarda molto il settore idraulico, la progettazione degli impianti di carburanti abbraccia vari settori dell’ingegneria: strutturale, idraulico, elettrico, quindi in questi 8 anni lavorativi sono riuscita sicuramente a mettere in campo tutto ciò che ho imparato nel corso dell’Università ma mi hanno permesso anche di ampliare profondamente il mio campo di conoscenze.

Al di là delle aspettative che uno può avere dall’università, posso affermare che il periodo universitario è stato uno delle tappe più belle della mia vita, che mi ha permesso di imparare tante cose non solo a livello di didattica. Uno degli aspetti sicuramente più belli è stata la possibilità di condividere degli spazi con persone che non avrei mai immaginato di incontrare, molte di loro mi hanno insegnato parecchie cose sulla vita e alcune di queste sono diventate i miei più cari amici.
Se tornassi indietro penso rifarei tutto e non nascondo che spesso mi farebbe piacere poter portare il tempo indietro proprio all’inizio del mio percorso universitario.
 

Scelsi il ramo civile in quanto ho sempre pensato che un vero ingegnere, per essere tale, deve saper progettare

16/06/2020 - 11:40