LuigiLaRoccaSono Luigi Larocca, provengo da un paesino in provincia di Potenza e da circa un anno ho concluso il mio ciclo di studi al Politecnico di Bari, conseguendo la laurea magistrale in Ingegneria dei Sistemi Edilizi a marzo 2019, a seguito della laurea triennale in Ingegneria Edile, terminata nel novembre del 2016.

La scelta della facoltà è una delle scelte più importanti che una persona debba e possa fare nella vita. Al termine del quinto liceo scientifico avevo già l’idea di voler intraprendere un percorso scientifico che potesse permettermi di applicare la mia passione per la matematica. L’estate prima di incominciare l’università è stata molto complicata per una serie di motivazioni e la mia scelta è ricaduta su un ramo dell’ingegneria (informatica) in modo molto inconsapevole. Fortunatamente, dopo soli due mesi, necessari a farmi ambientare all’interno del Politecnico, mi accorgo della possibilità di poter effettuare un cambio e, in quella circostanza, decido di soffermarmi per capire realmente quali potessero essere i miei interessi e così inizia il mio percorso ad Ingegneria Edile, facoltà dove ho ritrovato le mie motivazioni e la mia passione per la progettazione edilizia e urbanistica. 

L’esperienza universitaria, iniziata con un leggero affanno, si è svolta nel migliore dei modi. Da studente fuorisede non ho avuto poche difficoltà, anzi. Mi sento di dire che una delle difficoltà più grandi è quella dell’integrazione per persone introverse, timide. La carriera universitaria, però, dal primo esame all’ultimo, mi ha permesso di crescere, sia dal punto di vista professionale che personale. Ho imparato a dialogare con colleghi e professori e ho appreso che il dialogo è forse la fonte più grande di crescita. Il dialogo con i docenti è stato possibile grazie alla loro estrema disponibilità. Oltre alle lezioni frontali, i professori hanno quasi sempre garantito la possibilità di confronti individuali e/o di gruppo nelle ore di ricevimento che, spesso, si prolungavano per far sì che ogni dubbio potesse essere sciolto. Ogni esame è stata una scoperta, una nuova sfida, che con buona volontà, tenacia e resilienza si vince, soprattutto se alla base c’è fame di conoscenza e di nuove scoperte. 

A seguito della laurea triennale in Ingegneria Edile, ho continuato il mio percorso con la Laurea Magistrale in Ingegneria dei Sistemi Edilizi e la passione, la motivazione e il background acquisiti durante il percorso triennale hanno spianato la strada per un successivo percorso in discesa. A pochi mesi dal conseguimento del titolo magistrale, dopo aver conosciuto dei liberi professionisti del mio settore, mi sono avvicinato alla libera professione, iniziando un tirocinio extra curriculare per iniziare la mia esperienza professionale. In questo percorso sono riuscito a mettere in pratica buona parte delle conoscenze acquisite durante entrambi i percorsi di studio ma mi sento di poter affermare che una costante importante nell’esperienza professionale è il famoso metodo, coltivato e acquisito prima e durante l’esperienza di studio al Politecnico, che, unito alle conoscenze e alle esperienze del percorso di studi, ha fatto sì che io venga apprezzato quotidianamente per ciò che faccio. Il segreto è non spaventarsi e non avere paura delle nuove sfide. 

La mia esperienza professionale è iniziata prima del termine del percorso e continua tutt’oggi. La libera professione è un campo che permette di confrontarsi con molteplici aspetti, uno diverso dall’altro. Le conoscenze richieste ovviamente sono tante, a partire dalle diverse normative in diversi settori dell’ingegneria sino all’utilizzo di software dedicati alla redazione di differenti elaborati. Oltre a ciò, però, quello che viene osservato dai datori, collaboratori con più esperienza e dai “grandi” del mondo del lavoro è la voglia di fare, il desiderio di imparare ogni giorno cose in più, lo spirito di sacrificio e l’umiltà, caratteristiche che permettono di costruire le basi per un bel futuro lavorativo. 
 

Ogni esame è stata una scoperta, una nuova sfida, che con buona volontà, tenacia e resilienza si vince, soprattutto se alla base c’è fame di conoscenza e di nuove scoperte. 

29/05/2020 - 11:40